«Napoli ha dimostrato ancora una volta che può camminare con le proprie gambe. Lo sta facendo senza clamore, senza cerimonie, e soprattutto senza aspettare l’”avviso di chiamata” di nessuno. Nemmeno quello del presidente Vincenzo De Luca». È con queste parole che il consigliere comunale Nino Simeone commenta le recenti dichiarazioni del governatore campano, rivendicando l’autonomia e la capacità di iniziativa della città.

Nel mirino, in particolare, le parole di De Luca sull’America’s Cup 2027: «Non ci hanno disturbati, forse pensavano che Napoli fosse in Scandinavia». Una battuta che, secondo Simeone, rivela una visione centralista che non tiene conto dei cambiamenti in corso: «Napoli non è in Scandinavia, è vero. Ma intanto si muove, lavora, progetta e concretizza. Sì, forse qualcuno ha dimenticato di avvisare De Luca. Ma è la città che stavolta ha deciso di non aspettare. Una novità, per chi è abituato ad annunciare e dirigere ogni scena».

Simeone ricorda anche il precedente dello stanziamento governativo da 1,2 miliardi di euro per Bagnoli, definito da De Luca una “truffa mediatica” per la mancata consultazione con la Regione: «Anche in quel caso, il problema era il metodo, non il merito. Ma forse la politica ha bisogno di meno centralismo e più ascolto reale dei territori».

Il consigliere conclude con una riflessione dal tono deciso: «La democrazia non è una sala regia. E Napoli non è più un pubblico in attesa del monologo finale. Stavolta, ha scelto di scrivere da sola la sceneggiatura

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