Un’operazione imponente di bonifica ambientale ha interessato in questi giorni le acque antistanti la spiaggia di Nisida, dove la Guardia Costiera, con il supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, ha rimosso oltre 50 corpi morti che occupavano abusivamente un’ampia area del demanio marittimo. L’intervento, iniziato lo scorso 24 giugno e conclusosi nella tarda serata del 26 giugno, ha permesso di liberare un tratto di mare di circa 100.000 metri quadrati, già sottoposto a sequestro nel 2024 per occupazione abusiva. L’operazione è frutto di una complessa attività investigativa avviata su delega della Procura della Repubblica di Napoli, che ha visto impegnate la Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza.

I cosiddetti “corpi morti” sono blocchi di cemento o massi posizionati sul fondale, collegati tramite catene e cime a galleggianti (gavitelli), ai quali si ormeggiano barche e imbarcazioni. In questa zona erano stati posizionati senza autorizzazione, alterando il libero utilizzo dello specchio d’acqua e costituendo un serio ostacolo alla sicurezza della navigazione e alla tutela ambientale.

Con l’operazione conclusa ieri, salgono a oltre 150 i corpi morti rimossi nel 2024, con più di 2.000 metri di cime e catene recuperate dal fondale.

A operazioni concluse, sarà l’Adsp del Mar Tirreno Centrale a occuparsi dello smaltimento del materiale recuperato, nel rispetto delle normative ambientali.

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