“La Campania ha una vitalità editoriale, culturale, intellettuale straordinaria, una capacità di proiezione che parte dalle scoperte archeologiche e arriva alla qualità dei musei contemporanei”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha elogiato il ruolo trainante della regione durante un incontro presso lo stand della Campania al Salone del Libro di Torino.

Secondo Giuli, la cultura rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno. “È un momento molto positivo anche sul fronte della produzione – ha spiegato –. La cultura può portare al Sud molti soldi, molto lavoro e attrarre investimenti internazionali”.

Il ministro ha citato il successo della mostra su Pino Daniele a Napoli come esempio della capacità attrattiva del territorio, accanto a siti come Pompei ed Ercolano. “Pompei richiama un turismo di alta qualità, mentre su Ercolano si concentrano anche risorse internazionali per la ricerca e gli scavi”, ha aggiunto.

L’intervento si è concluso con un messaggio chiaro: “La Campania può e deve essere un modello per tutto il Mezzogiorno d’Italia”, ha ribadito Giuli, sottolineando come l’eccellenza culturale possa trasformarsi in motore di crescita economica e occupazionale.

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