Monta la polemica politica sulla gestione dell’emergenza bradisismo ai Campi Flegrei. Dopo le dichiarazioni del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, che da Sorrento ha ridimensionato l’impatto dello stato di emergenza, il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso ha chiesto chiarimenti immediati o, in alternativa, le dimissioni del ministro.
“La domanda è semplice: ci sono o non ci sono le condizioni e i fondi per dichiarare lo stato di emergenza? Sì o no?”, ha incalzato Caso in una nota. “Così non si può andare avanti. Il caos generato dalle parole del ministro è esattamente ciò di cui i Campi Flegrei non hanno bisogno in questo momento”. Il riferimento è alle recenti affermazioni di Musumeci, secondo cui la dichiarazione dello stato di emergenza sarebbe ancora oggetto di valutazione, nonostante l’annuncio avvenuto appena poche ore prima.
Caso critica con durezza il ministro per aver parlato di “presunte lettere” giunte da alcuni sindaci, che chiederebbero di non dichiarare lo stato d’emergenza. “Mittenti che, parole sue, non rivelerebbe neanche sotto tortura. Ma che gestione è questa? Che gioco si sta facendo con la vita delle persone?”, domanda il parlamentare M5S, parlando apertamente di “confusione totale” da parte del governo.
Più che sulle risorse e gli interventi tecnici, il focus dell’accusa è sulla mancanza di chiarezza e coordinamento istituzionale: “Davvero il ministro ha annunciato una misura così delicata senza condividerla con enti locali e governo? E davvero ora si lascia condizionare da alcune lettere?”.
A fargli eco, anche il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che punta il dito contro la lontananza fisica e politica del governo dal territorio: “Addirittura i convegni sui Campi Flegrei si tengono lontano dall’area interessata. Il ministro non trova il tempo per andare sul posto, ma almeno ha ammesso che dei soldi promessi finora non è arrivato praticamente nulla. Sono fondi virtuali, come virtuale è la presenza dello stesso Musumeci”.