Il Consiglio dei ministri esaminerà lunedì lo schema di legge delega sui Livelli Essenziali di Prestazioni (Lep), un passaggio cruciale nell’ambito dell’autonomia differenziata. L’ordine del giorno della riunione dell’esecutivo, previsto per le 11, include il primo passo verso la definizione dei Lep, che riguardano i diritti civili e sociali da garantire in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il governo intende procedere con la legge delega per stabilire i principi e i criteri da seguire per la determinazione dei Lep, indicando le materie e gli ambiti di applicazione. Successivamente, verranno adottati decreti legislativi per quantificare le risorse necessarie a sostenere i servizi.
La scelta di procedere con la legge delega arriva dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che ha chiesto modifiche alla legge sull’autonomia, imponendo un passaggio in Parlamento. Il Ministero per gli Affari Regionali, guidato dal leghista Roberto Calderoli, punta a superare l’impasse e sta lavorando anche alle intese con le Regioni per la devoluzione di funzioni legate alle materie non Lep.
Un altro tema all’ordine del giorno, ma separato dalla questione dei Lep, sarà il caso del terzo mandato in Trentino. La Lega ha deciso di non impugnare la legge, ritenendo che il caso trentino sia diverso da quello della Campania, visto che la Corte Costituzionale non si è espressa su una Regione a statuto speciale. L’esecutivo potrebbe comunque decidere di impugnare la norma, ma potrebbe anche optare per un chiarimento ad hoc da parte della Corte.