Di Angelo Tortora
Per i focolai di West Nile “in concreto non c’è nessun allarme. I casi sono limitati. Ma la preoccupazione delle persone c’è, si chiedono cosa stia succedendo, si allarmano per le notizie. Noi medici dobbiamo ascoltare e informare. Purtroppo, dobbiamo imparare a convivere con le virosi e a utilizzare ogni strumento per limitarne la diffusione”. Così all’Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, in merito al virus West Nile che ad oggi conta 6 morti da inizio 2025 nel nostro Paese. “Per questi virus non ci sono terapie – sottolinea – Quindi il nostro impegno è tutto proteso sulla prevenzione: l’uso dei disinfestanti da utilizzare in maniera adeguata, la bonifica delle aree infestate, soprattutto quelle in cui ristagna molta acqua, e poi, a livello individuale, coprirsi adeguatamente, usare dei repellenti”, raccomanda Anelli. “Anche in questi casi – rimarca – i medici devono fare prevenzione informando i propri pazienti”.