Di Angelo Tortora
Conte e Allegri saranno i grandi protagonisti della sfida di domenica sera a San Siro. Ne parla anche il Corriere dello Sport con un editoriale: “In qualsiasi altro Paese sarebbero considerati due intoccabili: patrimonio nazionale dello sport, non solo del calcio. Undici scudetti in due. Principali testimoni della luminosa staffetta juventina targata Andrea Agnelli: otto dei nove tricolori appartengono a loro. In Italia, si sa, uno degli sport nazionali più in voga è giocare a sminuire i nostri fuoriclasse. Se non a distruggerli.
E nel mondo del pallone, vittima di una narrazione e una concezione calcistica lunare, i due sono stati spesso accompagnati da mormorii, mugugni, fino a critiche dal sapore di condanna. E il motivo è più o meno simile: il modello di gioco che gli esperti definiscono conservativo, retrò, trovate voi il termine. Il destino però si diverte. E Massimiliano Allegri e Antonio Conte si ritrovano uno contro l’altro dodici anni dopo, proprio nel momento in cui l’universo calcistico è scosso da quello che il Telegraph ha definito un vero e proprio tradimento culturale. Ossia l’italianizzazione di Guardiola”.