Diciamoci la verità: una partita come Israele-Italia non ha senso. Non ha senso vincere 5-4, soprattutto se a meno di dieci minuti dalla fine stai vincendo 4-2. Non ha senso una partita in cui ha fatto due autoreti: avete letto bene, 2 autoreti. Non deviazioni sfortunate ma due palloni controllati male, scagliati nella propria porta quasi con rabbia. Una partita in cui 7 dei 9 gol sono stati messi a segno dagli azzurri.
Ora che la differenza tra Italia e Israele fosse netta era risaputo. L’Italia ha sbagliato l’approccio. Contro una squadra che attaccava in maniera scriteriata, pressando altissima, abbiamo visto un’Italia palleggiare con Donnarumma e coi difensori, rischiando inizialmente l’inverosimile. Fino al primo gol dei padroni di casa, autorete di Locatelli, sembrava che l’Italia stesse scherzando col fuoco.
Preso il gol c’è stata una prima scossa. Nulla di che, ma almeno si è iniziato a giocare con un pizzico di raziocinio. Il pareggio di Kean è stato una follia israeliana: non puoi prendere un gol in contropiede mentre sta vincendo. Ma questo è nulla.
Nella ripresa è successo di tutto. Il gol israeliano del 2-1 figlio di un errore in marcatura. Ma nel giro di trenta secondi è arrivato il pareggio, ancora di Kean, su un’altra dormita colossale. Questo è solo l’inizio della mezz’ora più folle del calcio. Arriva il gol di Politano, il primo vantaggio dell’Italia. Altra dormita difensiva israeliana. Sembra fatta all’80esimo, quando Raspadori, entrato un minuto prima, mette a segno il gol del 4-2.
Sembra fatta, ma l’Italia si riaddormenta. E subisce due gol nel giro di un paio di minuti. E se l’autogol si Bastoni è un errore solo del centrale interista, il gol del 4-4 è una dormita generale. Siamo al 90esimo, con un recupero di 7 minuti. Si capisce che può succedere di tutto, a questo punto. E difatti arriva il quinto gol. Tonali in area sbaglia un assist, ma incredibilmente il pallone finisce in porta.
Gattuso voleva vincere, ed ha vinto, Ma sarà soddisfatto della prova dei suoi. Di sicuro avrà avuto piacere per la determinazione con cui la squadra ha cercato di vincere, ma di certo non si gioca così a calcio.
Adesso il secondo posto è blindato. E se Israele fa un miracolo ad Oslo… Di certo giocando in questo modo non si va da nessuna parte.