Di Angelo Tortora
In tarda serata di ieri, in via Taddeo da Sessa, a Napoli, un 70enne ha accusato un malore all’interno di un autolavaggio. Il figlio dell’uomo ha minacciato gli operatori del 118 con un fucile ad aria compressa al loro arrivo, per costringere i sanitari a trasportare il padre al II Policlinico, anziché all’Ospedale del Mare. Lo rende noto il segretario provinciale UGL Salute Napoli, Franco Patrociello. “Siamo di fronte ad un atto di pura follia – commenta il sindacalista – la sicurezza per chi lavora nel settore dell’emergenza urgenza è diventata purtroppo un optional. Torniamo a sollecitare la Regione Campania per introdurre delle bodycam per chi lavora in ambulanza. Non possiamo che esprimere la nostra massima solidarietà ai professionisti coinvolti continuando a gran voce a chiedere interventi urgenti alle istituzioni affinchè si metta definitivamente la parola fine a questi atti violenti”.