La strategia italiana per il contrasto alla brucellosi e alla tubercolosi negli allevamenti ha ottenuto un riscontro positivo da parte della Commissione Europea. A Bruxelles si è svolto ieri un incontro tra Sandra Gallina, direttore generale per la Salute e la Sicurezza alimentare della Commissione, e una delegazione del governo italiano, che ha illustrato i risultati ottenuti, in particolare in Campania e Sicilia.
“Nella provincia di Caserta – ha spiegato il commissario nazionale Nicola D’Alterio – la prevalenza della brucellosi è scesa da un picco del 18% nel 2021 all’attuale 8%, con un andamento in costante miglioramento”. Progressi si registrano anche in Sicilia, dove è stata avviata una collaborazione strutturata con i Servizi Veterinari regionali, fondamentale per il contenimento delle zoonosi.
Sono già in corso anche attività formative per il personale ispettivo, con l’obiettivo di rafforzare le indagini epidemiologiche e migliorare il monitoraggio sul territorio. La lotta a queste malattie, che colpiscono capi di bestiame come pecore, capre, mucche e bufale, è cruciale soprattutto per le ricadute sanitarie ed economiche nei territori del Sud, con particolare attenzione alle produzioni d’eccellenza come la mozzarella di bufala.
“Abbiamo presentato alla Commissione Europea – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato – un piano articolato per affrontare una criticità non più rinviabile, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e garantire la sicurezza alimentare. Il riscontro positivo ricevuto dimostra l’efficacia delle scelte compiute, tra cui la nomina di un Commissario straordinario”.
A sottolineare l’importanza della prevenzione è anche il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra: “Grazie al lavoro sinergico tra il Commissario straordinario e i servizi veterinari territoriali si stanno individuando i fattori di rischio, passaggio essenziale per interrompere la catena di trasmissione delle infezioni”.