Salerno diventa per tre giorni la capitale della donazione e dei trapianti, ospitando il decimo Transplant Procurement Management (Tpm), appuntamento nazionale dedicato alla gestione del processo di acquisizione di organi e tessuti. L’evento riunisce esperti, medici e operatori da tutta Italia per confrontarsi sulle nuove sfide dell’attività donativa e trapiantologica.
Tra i temi centrali, la donazione a cuore fermo (DCD), pratica che in Campania ha vissuto una tappa storica lo scorso giugno con il primo intervento realizzato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Una svolta che apre prospettive importanti per ridurre le liste d’attesa, in una regione che da sola conta circa un trapianto su dieci a livello nazionale.
“La donazione a cuore fermo rappresenta un tassello fondamentale per aumentare le opportunità di donazione – spiega Pierino Di Silverio, coordinatore del Centro Regionale Trapianti Campania –. Condividere esperienze e modelli organizzativi, come stiamo facendo al Tpm, significa tradurre la speranza in possibilità concrete di cura”.
Il programma del Tpm Campania affronta anche i grandi temi di sistema: dall’espressione della volontà e la gestione del consenso informato, al ruolo delle famiglie e dei Comuni nel promuovere la cultura della donazione.
“Il trapianto è una sfida che riguarda tutti – conclude Di Silverio –: istituzioni, operatori e cittadini. La collaborazione tra ASL, aziende ospedaliere e amministrazioni locali è il punto di svolta per trasformare la cultura della donazione in una pratica diffusa e condivisa.”