“Dopo oltre due mesi, dal presidente De Luca e dall’assessore Bonavitacola nessuna risposta sull’impianto crematorio di Bellizzi. I termini per rispondere alla mia interrogazione sono scaduti, ma le domande restano senza riscontro”. A denunciarlo è Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega e capo dell’opposizione in Consiglio regionale della Campania, che torna a incalzare la giunta sulla trasparenza e regolarità dell’iter autorizzativo del discusso progetto.

L’interrogazione, presentata mesi fa, sollevava dubbi di legittimità rispetto ai criteri previsti dal Piano regionale di coordinamento per l’autorizzazione degli impianti crematori, approvato nel 2023. “Quel piano – ricorda Tommasetti – stabilisce che i Comuni possono approvare i progetti solo sulla base di specifiche autorizzazioni regionali, valutando parametri come popolazione, tasso di mortalità e copertura territoriale. Bellizzi, invece, sembrerebbe non rispettare tali condizioni”.

Secondo l’esponente del Carroccio, il progetto presenta almeno tre criticità rilevanti:

  • Un bacino d’utenza insufficiente, in quanto l’area è già servita dall’impianto di Montecorvino Pugliano;

  • La distanza tra i due impianti, appena 9 chilometri, contraria ai requisiti minimi previsti dal piano;

  • Vincoli paesaggistici, data la vicinanza con il torrente Lama, che potrebbero escludere l’idoneità dell’area individuata.

“Nel corso della consultazione pubblica avviata dalla Regione, proprio questo progetto era stato oggetto di osservazioni puntuali da parte dei cittadini. Nulla è stato chiarito”, sottolinea Tommasetti. “Quella interrogazione non voleva essere un attacco strumentale, ma un atto di verifica istituzionale. Invece, riceviamo solo silenzi. E questo è inaccettabile. Andrò avanti – conclude – finché non sarà fatta piena luce su questa vicenda”.

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