“Ci volevamo bere una birra e siamo stati respinti senza aver fatto nulla, dopo aver speso soldi per i biglietti che non ci verranno rimborsati. Ma la cosa più grave è che non potremo vedere il nostro Napoli”. A raccontarlo è Fabio, 50 anni, tifoso azzurro residente nell’area flegrea, tra i circa 180 sostenitori del Napoli fermati nella notte a Eindhoven dalla polizia olandese, dove stasera è in programma la partita di Champions League contro il PSV.
“Siamo arrivati in città in auto – spiega Fabio, contattato dall’ANSA – e volevamo solo bere una birra. Dopo essere entrati in un parcheggio, la polizia ci ha circondati impedendoci di allontanarci. Ci hanno perquisiti e identificati senza motivo, trattandoci come criminali”.
“Quando sembrava che tutto fosse finito – prosegue – ci hanno portati in un ufficio di polizia, interrogati senza la presenza di un legale e poi invitati ad abbandonare la città. I biglietti della partita ci sono stati annullati, ma non abbiamo fatto nulla di pericoloso. La polizia locale ci ha persino minacciati, dicendo che quella italiana avrebbe dovuto procedere con un Daspo nei nostri confronti”.
“Troviamo tutto questo scandaloso – conclude Fabio – abbiamo speso soldi, non abbiamo causato alcun disordine eppure ci è stato negato il diritto di assistere alla partita del Napoli”.