Caivano (provincia di Napoli- febbraio 2012- Un vigile del fuoco impegnato a spegnere un rogo appiccato a rifiuti speciali e urbani. Nella cosiddetta Terra dei Fuochi basta spulciare i documenti dei Vigili del Fuoco ,dove sono registrati i tantissimi interventi dei pompieri per i roghi tossici, per capire la portata del fenomeno relativo ai roghi tossici. Da molti anni, la camorra e le piccole imprese che producono in nero e sono costrette a smaltire i rifiuti in nero, usa il sistema dei roghi tossici per liberarsi dei rifiuti e degli scarti industriali di ogni tipo.

Evidenzia che il 90% delle bonifiche previste nella terra dei fuochi è ancora da attuare, il report del commissario straordinario Giuseppe Vadalà e sabato, la Rete Stop Biocidio, insieme ai comitati e alle associazioni ambientaliste attive nel territorio noto come Terra dei Fuochi, terrà un incontro per discutere della questione presso la sede del Polo della Sostenibilità Ambientale, gestito dall’associazione Let’s Do It Italy, a San Sebastiano al Vesuvio (Na). L’incontro avrà come oggetto l’analisi della relazione presentata nel maggio scorso dal commissario straordinario Giuseppe Vadalà, nominato nel febbraio 2025 per coordinare la bonifica del territorio, a seguito della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per l’insufficiente intervento contro l’inquinamento nella Terra dei Fuochi. Il report evidenzia che il 90% delle bonifiche previste è ancora da attuare ed ora è nelle mani del Governo che dovrà elaborare un piano d’azione concreto. L’incontro – spiega una nota – si concentrerà su cinque aree di interesse: terreni agricoli contaminati; rifiuti sversati in superficie; discariche abusive e siti contaminati; salute pubblica; coordinamento istituzionale e partecipazione civica. L’obiettivo è analizzare le criticità emerse dal report e valutare le opportunità per un’efficace azione di verifica e vigilanza delle politiche governative. In apertura dell’incontro, il Polo della Sostenibilità Ambientale presenterà la Sala di Monitoraggio dei siti inquinati, cuore pulsante delle attività del progetto. Questa iniziativa mira a raccogliere le segnalazioni di cittadini e ambientalisti riguardo ai luoghi oggetto di sversamenti abusivi, al fine di creare una mappa utile per le bonifiche. Un progetto che, pur avendo solo da qualche mese una sede fisica, rappresenta un modello già consolidato, tanto che Let’s Do It Italy è stata citata nella storica relazione della Cedu sulla Terra dei Fuochi per il contributo offerto nell’individuazione delle zone a rischio.

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