“Rispetto chi manifesta, ma lo sciopero deve avere dei limiti, nel rispetto degli altri. Bloccare autostrade, porti o aeroporti non è scioperare, è commettere reati. Aggredire le forze dell’ordine e mandare in ospedale decine di agenti non significa difendere le proprie idee”. Così il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, intervenendo a Firenze a margine di un evento elettorale di Forza Italia in vista delle Regionali in Toscana.
Il leader azzurro ha condannato con fermezza le violenze registrate durante le recenti manifestazioni pro Palestina, sottolineando che “distruggere vetrine, edifici o auto dei lavoratori non ha nulla a che vedere con la democrazia né con la difesa delle proprie idee”.
Tajani ha poi attaccato “i troppi figli di papà estremisti che stanno nei centri sociali e che aggrediscono i figli del popolo, cioè gli agenti delle forze dell’ordine. Come diceva Pasolini – ha ricordato – io sto con i figli del popolo, non con i figli di papà”.
Il ministro ha infine auspicato un intervento più deciso dei servizi d’ordine per prevenire episodi di violenza e limitare i disservizi ai cittadini: “Uno sciopero politico non può penalizzare chi deve andare a lavorare o in ospedale. Le forze dell’ordine e i cittadini che nulla c’entrano con la protesta hanno pagato un prezzo ingiusto per tutto questo”.