Un detenuto di 53 anni si è suicidato nel carcere di Benevento, dove era recluso da appena quattro giorni. La tragedia è avvenuta nel giorno di Ferragosto. Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle modalità del gesto, mentre la magistratura ha aperto un’inchiesta per accertare i fatti. A denunciare con forza l’ennesimo episodio di suicidio dietro le sbarre è Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Regione Campania. “Ogni suicidio in carcere è una sconfitta della giustizia e della politica”, ha dichiarato, sottolineando come si tratti del quinto caso registrato nelle carceri campane dall’inizio dell’anno, a cui si aggiunge un altro suicidio in una Rems a San Nicola Baronia, in provincia di Avellino.
“La macabra contabilità dei morti in carcere – ha aggiunto Ciambriello – viene minimizzata dal Governo, ma rischia di configurarsi come una strage di Stato. Nell’indifferenza generale, ogni morte dietro le sbarre pesa come un fallimento del sistema e della politica populista e giustizialista”.
Il garante ha inoltre lanciato un appello agli operatori della comunità penitenziaria e alla società civile, chiedendo un “sussulto” davanti a una situazione che, a suo avviso, mostra tutte le falle di una politica penitenziaria inefficace. “Ci sono gravi carenze nel sistema e non si fa nulla per affrontarle. Solo retorica”, ha concluso.