Napoli si conferma la città più attiva in Campania per gli investimenti in spesa sociale, con una media di 132 euro per abitante. Un dato che, tuttavia, non basta a colmare il profondo divario con la media nazionale, che si attesta a 147 euro pro capite. È quanto emerge dal Rapporto della Fondazione per la Sussidiarietà “Sussidiarietà e… welfare territoriale”, presentato a Palazzo San Giacomo nell’ambito dell’evento “Equità e sviluppo: il futuro dello Stato sociale”. Secondo i dati Istat citati nel Rapporto, la spesa sociale in Campania si ferma a 71 euro pro capite, meno della metà della media italiana. “Napoli riceve 132 euro per abitante, ma resta penalizzata da un sistema di welfare che premia le aree più ricche e discrimina quelle con maggiori bisogni”, ha sottolineato Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. “È paradossale che un welfare universalistico finisca per favorire chi sta meglio. Serve un riequilibrio e un maggiore riconoscimento del ruolo del no profit, che a Napoli è protagonista e supplisce alle carenze dello Stato”.

Il Rapporto, realizzato con la collaborazione di Aiccon, IFEL, Ipsos e Istat, e con il contributo di Fondazione Cariplo, mette in evidenza una crescente disuguaglianza nella distribuzione delle risorse: il 5% delle famiglie italiane detiene il 46% della ricchezza, mentre quasi il 10% della popolazione vive in condizioni di difficoltà economica. Particolarmente fragile la condizione delle famiglie con persone disabili, tra le quali oltre il 28% è a rischio povertà o esclusione sociale.

Nonostante l’Italia sia tra i primi Paesi europei per spesa sociale complessiva — circa 620 miliardi di euro, pari al 30% del PIL — la qualità dei servizi resta insufficiente: oltre il 67% di chi ha richiesto assistenza negli ultimi tre anni ha incontrato difficoltà di accesso.

Il Rapporto propone diverse linee di intervento per colmare le disuguaglianze: una presa in carico personalizzata dei cittadini basata sui bisogni reali, una progettazione integrata dei servizi, l’istituzione di centri territoriali di prossimità, una regia centrale dei flussi di spesa e un maggiore coinvolgimento del Terzo settore.

All’incontro, moderato nella Sala della Giunta del Comune di Napoli, hanno partecipato tra gli altri il sindaco Gaetano Manfredi, il consigliere di Stato Laura Lega, il giudice costituzionale Giovanni Pitruzzella, Pierciro Galeone (direttore IFEL), Elena De Filippo (presidente della cooperativa sociale Dedalus) e Tommaso Montini (presidente provinciale UNICEF Napoli).

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