Giornata intensa per la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, impegnata a Mestre per il comizio finale a sostegno di Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra alla presidenza del Veneto, e protagonista anche di un intervento all’evento per i 70 anni dell’Espresso.
Aprendo la serie di incontri, Schlein ha definito “doveroso” il passaggio della premier Giorgia Meloni al Quirinale dopo “l’attacco scomposto” dei giorni scorsi. “Smettano di vedere complotti dove non ce ne sono – ha affermato – e si occupino della condizione economica del Paese, con l’Italia fanalino di coda in Europa sulla crescita secondo la Commissione europea”.
Sul fronte economico Schlein ha criticato gli incentivi del governo: “Dopo il flop di Transizione 5.0 hanno tolto troppi soldi e ora devono recuperarli altrove. Servono investimenti continui per non frenare economia e occupazione. Continueremo a far sentire la nostra voce sulla manovra, nonostante il governo ogni giorno cerchi di parlare d’altro”.
A Mestre, la segretaria dem ha incoraggiato la corsa di Giovanni Manildo, definendo la coalizione che lo sostiene “la più ampia degli ultimi 15 anni in Italia”. “Giovanni ha già dimostrato di essere un ottimo amministratore – ha dichiarato – può far ripartire il Veneto. Avanti tutta, andiamo a vincere”.
Dal palco Schlein ha poi rilanciato il tema delle grandi opere, attaccando la Lega sul Ponte sullo Stretto: “A chi saltella sul palco cantando ‘comunista è’, ricordo che l’unica cosa che è saltata è il Ponte sullo Stretto. Un investimento da 13 miliardi su cui Salvini aveva puntato tutto e che poteva invece essere destinato a un grande piano casa, che in Veneto avrebbe aiutato anche i residenti schiacciati da affitti brevi e prezzi fuori controllo”.
Parole di solidarietà anche per Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela: “Chiedo al governo di usare ogni canale per liberarlo il prima possibile. Ha sempre aiutato gli altri, ora tocca a noi non far spegnere i riflettori sulla sua situazione”.
Infine, sul tema della leadership del centrosinistra in vista delle politiche del 2027, Schlein ha aperto all’ipotesi di primarie: “Sono disponibile a qualsiasi modalità che individueremo insieme alle forze alleate. Io sono concentrata sulla costruzione della coalizione che sconfiggerà Giorgia Meloni e sul programma comune, che non parte da zero: insieme abbiamo già combattuto molte battaglie, dalla sanità al salario minimo”.
