“La Campania ha compiuto un percorso straordinario in ambito sanitario, uscendo dal commissariamento dopo un decennio e riportando in equilibrio i conti di tutte le Asl e gli ospedali, che nel 2015 erano in profondo rosso”. A dirlo è il deputato del Partito Democratico Piero De Luca, intervenuto oggi ad Avellino in occasione di un convegno dedicato alla sanità pubblica.
Secondo De Luca, i progressi della Regione negli ultimi anni sono evidenti, con investimenti per 4 miliardi di euro in edilizia sanitaria e l’avvio delle procedure per la costruzione di dieci nuovi ospedali. “Ovviamente non possiamo fermarci – ha aggiunto – serve un cambio di passo a livello nazionale”.
Il deputato dem denuncia infatti un quadro di sottofinanziamento cronico che penalizza la Campania: “Riceviamo 200 milioni di euro in meno ogni anno dal Fondo Sanitario Nazionale rispetto alla media delle altre Regioni e mancano all’appello 13.000 operatori sanitari. È un dato inaccettabile”.
Critiche anche alla politica sanitaria del Governo centrale, accusato di aver portato la spesa sanitaria “al livello più basso degli ultimi quindici anni in rapporto al PIL”, senza affrontare i nodi del personale e della sanità territoriale. De Luca ha poi espresso forte preoccupazione per il rischio di dispersione dei fondi del PNRR, in particolare quelli destinati a case e ospedali di comunità.
“Difenderemo il lavoro svolto in Campania – ha concluso – e ci batteremo per costruire un’alternativa alla destra a livello nazionale, affinché il diritto alla salute resti universale, gratuito e accessibile a tutti”.