Il nuovo rapporto Gimbe 2025 sullo stato del Servizio Sanitario Nazionale riaccende lo scontro politico in Campania. Dallo studio emerge che la regione guidata da Vincenzo De Luca è ultima in Italia per aspettativa di vita, con una media di 81,7 anni contro gli 83,4 del resto del Paese. Un dato che i parlamentari campani di Fratelli d’Italia leggono come la prova del fallimento delle politiche sanitarie del governatore.
La deputata Imma Vietri, capogruppo di FdI in Commissione Affari Sociali, parla di “fallimento totale della gestione De Luca”. “La Campania resta al di sotto della media nazionale per risorse sanitarie pro-capite – afferma – e su 191 Case di Comunità previste dal PNRR, nessuna è ancora attiva. È la dimostrazione che manca visione e capacità amministrativa. Il sistema è al collasso, e a pagare sono i cittadini costretti a curarsi fuori regione, con un saldo negativo di mobilità sanitaria di oltre 308 milioni di euro”. Vietri accusa il presidente di “continuare a fare propaganda”, mentre i Lea restano “ben al di sotto degli standard nazionali”.
Sulla stessa linea il senatore Domenico Matera, anch’egli di FdI, che definisce “drammatica” la fotografia scattata da Gimbe. “Dopo dieci anni di potere assoluto – dichiara – De Luca lascia una sanità in ginocchio, con personale insufficiente, liste d’attesa interminabili e strutture territoriali ferme. Nessuna Casa di Comunità è ancora attiva, nonostante le promesse. De Luca parla di un Eden, ma i campani vivono un inferno”. Matera attacca anche il Movimento 5 Stelle, accusandolo di “complicità politica” con il centrosinistra.
A chiudere il coro di critiche è il deputato Gimmi Cangiano, che parla di “bilancio fallimentare di fine mandato”. “La Campania – sottolinea – è ultima per aspettativa di vita e la sanità è al collasso. Servono meno slogan e più fatti. Con Edmondo Cirielli, la salute dei cittadini tornerà al centro, con una sanità efficiente e accessibile”.