La manovra economica all’esame del Senato finisce nel mirino di Pellegrino Mastella. Il consigliere regionale della Campania di Noi di Centro esprime piena solidarietà ai medici dipendenti e convenzionati e ai dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale, denunciando aumenti contrattuali giudicati del tutto insufficienti. Secondo Mastella, dopo essere stati definiti “eroi” durante l’emergenza Covid, oggi i medici si trovano abbandonati proprio mentre il loro lavoro diventa sempre più gravoso. “Chiedono solo pari dignità rispetto ad altre categorie e il riconoscimento dei diritti legati a una professione complessa e impegnativa”, sottolinea, ma dalla manovra arrivano risposte minime.

Particolarmente dura la critica alla bocciatura dell’emendamento che avrebbe consentito di utilizzare risorse extracontrattuali già stanziate da precedenti leggi di bilancio. Una decisione che, per Mastella, rappresenta “uno schiaffo a chi ogni giorno, tra mille difficoltà, si spende per garantire il diritto alla salute”.

Il consigliere regionale mette inoltre in relazione la carenza di risorse con uno dei nodi più critici della sanità pubblica: le liste d’attesa. “Come si può pensare di ridurle – chiede – se non si investe adeguatamente su chi è in prima linea, costretto a turni estenuanti?”. Mastella ricorda che la maggioranza avrebbe rinunciato a un accordo che prevedeva oltre 400 milioni di euro per le indennità dei medici del Ssn e ulteriori fondi per gli specialisti ambulatoriali, rimasti, a suo dire, completamente dimenticati.

Risorse che avrebbero potuto dare ossigeno a una categoria strategica per il sistema sanitario e che invece resteranno congelate almeno per un altro anno. Una scelta che, conclude Mastella, rischia di indebolire ulteriormente un settore già messo a dura prova.

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