Salgono a 647 i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) in Italia dall’inizio dell’anno (contro i 582 del precedente bollettino), con 47 decessi. Lo riporta il decimo bollettino di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Tra i casi notificati, 300 hanno avuto forma neuro-invasiva: 15 in Piemonte, 39 in Lombardia, 24 in Veneto, 2 in Friuli Venezia Giulia, 1 in Liguria, 23 in Emilia-Romagna, 5 in Toscana, 83 nel Lazio, 2 in Molise, 77 in Campania, 2 in Puglia, 2 in Basilicata, 5 in Calabria, 1 in Sicilia e 19 in Sardegna.
Registrati inoltre 54 casi asintomatici in donatori di sangue, 284 casi febbrili (di cui 1 importato dal Kenya), 3 asintomatici e 6 sintomatici. La letalità delle forme neuro-invasive confermate è pari al 15,8% (20% nel 2018, 14% nel 2024).
Nello stesso periodo sono stati segnalati 9 casi di Usutu virus (2 Piemonte, 2 Lombardia, 2 Veneto, 3 Lazio). La circolazione del WNV è stata dimostrata in 72 province di 17 regioni, comprese Sicilia e Sardegna.