Un manifesto funebre con la foto del sindaco Michele Sepe e la scritta “Il sindaco muore se non si dimette entro 5 giorni” è apparso negli uffici comunali di San Giuseppe Vesuviano (Napoli). Un atto intimidatorio che ha suscitato sdegno unanime e numerose attestazioni di solidarietà. Il segretario metropolitano del Partito Democratico, Giuseppe Annunziata, parla di “un atto vile e intollerabile, una minaccia gravissima che offende l’intera comunità”. Il PD Napoli – aggiunge – “esprime piena e convinta solidarietà al sindaco Sepe e alla sua squadra, certi che le autorità faranno piena luce sull’accaduto”.
Dura anche la condanna di Ciro Buonajuto, vicepresidente Anci con delega alla legalità: “È un gesto inaccettabile in democrazia. Chiediamo indagini tempestive e approfondite per individuare i responsabili. Le istituzioni devono fare fronte comune contro ogni forma di intimidazione. La camorra non ci fa paura, vinceranno la legalità e lo Stato”.
Solidarietà anche dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, che definisce la minaccia “gravissima”: “A Michele Sepe e alla sua squadra dico che non sono soli, devono continuare con coraggio e responsabilità nell’interesse della comunità”.
La vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino (M5S) parla di “gravi minacce che colpiscono non solo una persona ma l’istituzione che rappresenta”: “Sepe è un amministratore onesto che evidentemente dà fastidio a chi è allergico alla legalità. Sarò al suo fianco per garantire serenità e sicurezza alla comunità”.
Infine, il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro definisce l’episodio “un atto vile e inaccettabile”: “Sono certo che le forze dell’ordine faranno luce sull’accaduto. Conoscendo Michele, so che non si farà intimidire e continuerà a lavorare per lo sviluppo e la legalità del territorio”.
