Un duro attacco pubblico, quello lanciato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contro la mancata nomina del nuovo soprintendente del Teatro San Carlo di Napoli, a quattro mesi dalla scadenza dell’incarico di Stéphane Lissner. “È una vergogna – ha tuonato De Luca – che non sia ancora stato nominato un nuovo soprintendente. Il teatro è abbandonato a se stesso, ed è inaccettabile per un’istituzione di tale rilievo culturale e simbolico”.
Durante una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia, De Luca ha ricordato che già nella riunione di metà giugno il rappresentante della Regione, il professore Riccardo Realfonzo, aveva sollecitato la convocazione del Consiglio di Indirizzo, organo preposto alla nomina. “Ad oggi – ha denunciato – nessuna risposta, nessun passo avanti. Siamo di fronte non solo a un ritardo, ma a uno scandalo”.
Il presidente della Regione ha quindi lanciato un appello diretto al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che in qualità di presidente del Consiglio di Indirizzo ha la responsabilità della convocazione: “Chiedo pubblicamente che la riunione decisiva si tenga entro questa settimana. È una questione di dignità per Napoli e per il futuro del San Carlo, che non può essere trattato come una bottega privata”.
Non è mancata la stoccata al ministero della Cultura, chiamato anch’esso a intervenire “con prontezza e responsabilità”. L’inerzia istituzionale, secondo De Luca, rischia di compromettere gravemente la continuità e la credibilità dell’ente lirico più antico d’Europa.
A margine della stessa conferenza, il governatore ha anche fatto il punto sulla situazione politica e amministrativa in vista delle elezioni regionali previste per novembre. “Il problema – ha detto – sarà evitare che tutto vada a finire a mare. Per i prossimi due anni possiamo stare tranquilli: ci sono molti progetti già in cantiere, ma dovremo vigilare affinché non vengano ostacolati”.
De Luca ha rivendicato il “lavoro immane” portato avanti dalla sua giunta per “ricostruire la dignità, l’immagine e l’onore di Napoli e della Campania”, lanciando un messaggio chiaro anche alla futura amministrazione: “Si parte da ciò che è stato avviato, non dalle nuvole”.