di Michele Vidone
La Guardia di Finanza di Scafati ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente per un importo di 781.326,60 euro, insieme a misure cautelari personali, nei confronti di sei soggetti operanti nell’Agro nocerino-sarnese. I provvedimenti sono stati emessi dal gip su richiesta della Procura di Nocera Inferiore, che ha anche notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. I reati contestati, a vario titolo, vanno dal trasferimento fraudolento di beni all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, fino a omessa dichiarazione, dichiarazione fraudolenta e autoriciclaggio, con movimentazioni bancarie internazionali verso la Repubblica Popolare Cinese.
Le indagini, spiega la Procura, sono partite da una verifica fiscale su una società con sede a Sarno, attiva nel commercio di prodotti di panetteria, nell’ambito di controlli mirati contro frodi IVA e imposte dirette. Gli accertamenti hanno fatto emergere l’impiego di manodopera straniera priva di permesso di soggiorno e l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali dal 2021. I successivi riscontri hanno consentito di ricostruire un’articolata rete di false fatturazioni, emesse e ricevute per ridurre il carico fiscale, attraverso società cartiere intestate a prestanome.
Sulla base degli elementi raccolti, il gip ha disposto il sequestro del profitto dei reati, quantificato in oltre 781mila euro, nei confronti di persone fisiche e giuridiche. Dopo gli interrogatori preventivi, ai due principali indagati sono state applicate le misure dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e del divieto di esercitare attività d’impresa o ricoprire incarichi direttivi o rappresentativi. Per gli altri indagati, pur riconoscendo la gravità indiziaria, il giudice ha escluso il pericolo di recidiva, limitandosi alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini.
