di Michele Vidone
Sandro Ruotolo, europarlamentare del Partito Democratico, ha commentato le ultime notizie da Bruxelles sul Qatargate, affermando che impongono una riflessione seria e responsabile in vista delle imminenti decisioni del Parlamento europeo, incluse le richieste di revoca dell’immunità di alcuni deputati.
Ruotolo ha definito grave l’arresto del funzionario dell’anticorruzione belga, accusato di violazione del segreto istruttorio e di rapporti impropri con la stampa, poiché solleva interrogativi sulle modalità con cui è stata condotta l’indagine. Ha ribadito che la lotta alla corruzione è un dovere imprescindibile, ma non può prescindere dal rispetto di regole e garanzie, altrimenti si rischia di compromettere lo Stato di diritto e la credibilità delle istituzioni europee. “Serve rigore, equilibrio e senso di responsabilità: nessuna indulgenza verso comportamenti illeciti, ma anche nessuna scorciatoia che metta in discussione il diritto.”
Intanto, gli avvocati Dezio Ferraro, Federico Conte e Dimitri Debeco, legali dell’ex europarlamentare Andrea Cozzolino, sostengono che il fermo del poliziotto dell’anticorruzione confermerebbe le anomalie dell’indagine condotta tre anni fa. Secondo Ferraro, gli atti sarebbero stati realizzati principalmente dai servizi segreti, che avrebbero cercato preventivamente indizi contro vari parlamentari, in violazione delle norme italiane e belghe sulla titolarità del potere investigativo.
I tre legali sottolineano inoltre che il funzionario arrestato avrebbe avvisato in anticipo sempre gli stessi organi di stampa. Tali circostanze, unite ad ulteriori anomalie processuali che limiterebbero l’accesso della difesa agli atti, avrebbero compromesso qualsivoglia diritto di difesa oltre che la possibilità di celebrare un processo equo.
