di Michele Vidone 

I segretari generali della Flc-Cgil Napoli e Campania, Ottavio De Luca, e della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, hanno ribadito la contrarietà dei sindacati al piano di dimensionamento scolastico per il 2026/2027, sostenendo che la Campania non abbia bisogno del taglio di 23 istituti, anche alla luce di un’ordinanza del Consiglio di Stato che sospende, senza annullarlo, il pronunciamento del Tar favorevole alla Regione sul numero delle autonomie scolastiche. In merito all’incontro svoltosi in Regione, i due dirigenti sindacali hanno ricordato di non considerarsi controparte dell’amministrazione regionale e di comprendere le difficoltà legate alla diffida del ministro Valditara, ma hanno criticato un metodo che, a loro giudizio, esclude partecipazione e dialogo con comunità educanti, dirigenti scolastici, amministrazioni locali e parti sociali.

Secondo Ricci e De Luca, chiedere proposte alternative senza la certezza del loro accoglimento rischia di alimentare una “guerra tra poveri” e di avallare un processo che riduce gli spazi pubblici di confronto. Hanno inoltre evidenziato come molti rappresentanti provinciali e locali abbiano espresso forti perplessità e contrarietà alla riduzione delle autonomie scolastiche. In vista del passaggio al livello politico per la ratifica definitiva del piano, Flc-Cgil e Cgil hanno sottolineato che, a loro avviso, non sussistono le premesse né un percorso realmente partecipato affinché gli esiti possano essere condivisibili, ribadendo infine che in una regione come la Campania l’obiettivo dovrebbe essere quello di investire nella scuola e non ridurre la spesa pubblica.

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