In vista delle elezioni regionali in Campania, lo scenario politico si fa sempre più movimentato. Il Partito Socialista Italiano, guidato da Enzo Maraio, ha annunciato la costruzione di una lista forte sotto la sigla “Avanti Psi – Campania”, con l’ambizioso obiettivo di eleggere almeno tre consiglieri regionali. “Saremo la vera sorpresa delle prossime regionali”, ha dichiarato Maraio durante il direttivo provinciale a Salerno, sottolineando l’intenzione di portare al centro del dibattito temi come la casa per le giovani coppie, la sanità, il turismo, la formazione e i trasporti.

Maraio ha anche rilanciato la necessità di una coalizione ampia, sulla scia del modello Manfredi a Napoli, a partire dai risultati degli ultimi dieci anni di governo regionale. “Chiediamo agli alleati di superare la logica degli incontri a due: è ora di convocare il tavolo della coalizione”, ha incalzato il segretario del Psi.

Nel frattempo, si registra un cambio significativo tra le fila del Consiglio regionale: la consigliera Maria Grazia Di Scala ha lasciato Fratelli d’Italia per aderire a Italia Viva. Una decisione maturata nel tempo, spiegata dalla difficoltà di rappresentare pienamente le istanze del proprio territorio all’interno del partito di Giorgia Meloni. “Italia Viva è oggi un laboratorio moderato e riformista, attento ai territori e alle isole come Ischia, da cui provengo”, ha dichiarato Di Scala. Il passaggio avviene senza polemiche, ma con la convinzione di poter agire con maggiore libertà e coerenza.

Sul fronte del centrodestra nazionale, è atteso per oggi un vertice cruciale tra i leader della coalizione – Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi – per fare il punto sulle candidature nelle sei regioni che andranno al voto: Veneto, Marche, Toscana, Puglia, Valle d’Aosta e Campania. In Campania, tra le ipotesi in campo per il centrodestra ci sarebbe il nome del viceministro Edmondo Cirielli (FdI), mentre nel centrosinistra si valuta una possibile candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico. Salvini ha già fissato una linea: “Squadra che vince non si cambia”, ribadendo l’intenzione di mantenere i presidenti uscenti dove il centrodestra governa già.

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