“Vedo una Regione con enormi potenzialità trasformata nel feudo di un governatore e della sua nomenklatura, abbandonata al disagio”. Così Mara Carfagna, segretario di Noi Moderati, in un’intervista rilasciata al Mattino in vista delle prossime elezioni regionali in Campania. Un attacco diretto al presidente uscente Vincenzo De Luca, paragonato dalla Carfagna a un modello di potere “sovietico”, per l’accentramento delle decisioni e la marginalizzazione della società civile. L’ex ministra fa riferimento anche al recente sostegno del governatore campano al direttore d’orchestra Valery Gergiev, noto per la sua vicinanza a Vladimir Putin, come esempio di “quale modello di governo gli piace”. Nonostante riconosca alcuni “sforzi sulle liste d’attesa” e “interventi migliorativi sui trasporti”, Carfagna accusa l’amministrazione regionale di rincorrere le emergenze senza affrontare le questioni strutturali.
A proposito della sfida elettorale del centrodestra, Carfagna sottolinea la compattezza della coalizione: “La coesione tra alleati è da sempre il nostro asso nella manica. Se a sinistra si cercano accordi per non far vincere gli altri, noi ci alleiamo per vincere e governare bene”.
Sulla possibilità che l’ex presidente della Camera Roberto Fico possa essere il candidato della coalizione progressista, Carfagna esprime forti perplessità, soprattutto considerando le divergenze tra M5S e Pd emerse in passato: “Ogni singola scelta della giunta De Luca è stata contestata dai 5 Stelle. Basti pensare alla battaglia contro il termovalorizzatore. Mi chiedo come possano oggi governare insieme senza cadere nella paralisi amministrativa”. In merito a una sua possibile candidatura, Carfagna precisa: “Sono a disposizione, ma la candidatura di Edmondo Cirielli mi sembra un’ottima scelta e avrà il mio sostegno. Detto questo, mi ha fatto piacere vedere che i cittadini campani ricordano il mio lavoro da ministra del Sud”.