“Stiamo parlando del nulla: in questa fase siamo impegnati a costruire il programma e dobbiamo farlo lavorando pancia a terra”. Così Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, risponde a chi gli chiede di un possibile passo indietro in vista delle elezioni regionali in Campania, per favorire un’intesa con il governatore uscente Vincenzo De Luca.
L’intervento è arrivato durante la quarta tappa del “Cantiere Democratico” ad Avellino, iniziativa dei progressisti per discutere contenuti e strategie in vista della sfida elettorale. Fico, tra i nomi più accreditati per guidare una possibile coalizione di centrosinistra allargata, ha sottolineato la priorità di concentrarsi sul programma, lasciando in secondo piano i giochi sui nomi.
“Il dialogo nella coalizione deve essere aperto ai contributi dei moderati e dei movimenti civici”, ha aggiunto Fico, ribadendo l’importanza di una coalizione ampia e inclusiva. A sostegno della sua visione, ha citato le recenti vittorie di Genova e Ravenna, così come l’esperienza dell’amministrazione Manfredi a Napoli, considerata un modello di collaborazione efficace tra forze politiche diverse.
Commentando la recente legge approvata dal Consiglio regionale della Campania che restringe i tempi per le dimissioni dei sindaci intenzionati a candidarsi alle regionali, Fico ha osservato: “È una questione più interna alla politica che vicina all’interesse dei cittadini. L’importante è che chi si candida lo faccia avendo qualità e capacità di abnegazione”.
La posizione di Fico conferma quindi la volontà del M5s di guidare una coalizione progressista costruita su contenuti e partecipazione diffusa, senza fughe in avanti sui nomi, ma con un occhio attento alla costruzione di un fronte largo in grado di competere con il centrodestra e con eventuali candidature alternative nel campo del centrosinistra.