Regionali, manovra economica e riforma della giustizia saranno al centro della puntata di domani di Piazzapulita, in onda su La7 dalle 21.15. Corrado Formigli ospiterà, tra gli altri, il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri, l’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi, il giornalista Michele Serra, il conduttore diMartedì Giovanni Floris, il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e il giornalista di Radio24 Sebastiano Barisoni. In scaletta anche un nuovo racconto di Stefano Massini.

Intanto Gratteri, intervenuto a Palazzo Brancaccio all’evento per i 70 anni dell’Espresso, ha ribadito il suo giudizio negativo sulla riforma costituzionale in materia di giustizia. “Voterò no perché è una riforma che non serve assolutamente a nulla. La gente vuole una giustizia più veloce, non essere costretta a rivolgersi a un capomafia. E questa riforma non c’entra nulla”, ha affermato. Secondo il procuratore, il dibattito sulla separazione delle carriere è “un falso problema” poiché “ogni anno solo 30 magistrati cambiano funzione e devono farlo cambiando regione”.

Per Gratteri, il vero obiettivo della riforma sarebbe quello di porre il pubblico ministero “sotto le dipendenze del ministero della Giustizia e dell’esecutivo”. Un intento che, a suo giudizio, emergerebbe anche dalla posizione del ministro Nordio: “Ha detto alla Schlein che il giorno in cui sarà al potere servirà anche a loro. È già una risposta esplicita”.

Il procuratore critica duramente anche il meccanismo del sorteggio per il Consiglio superiore della magistratura. “È un pacchetto unico: sì o no. Se voto sì, accetto sia il sorteggio sia il pm sotto l’esecutivo, che non avrà la cultura del giudice. Il sorteggio temperato? I togati sono scelti a sorte tra tutti i magistrati, mentre i laici da una lista predisposta dalla politica. Li scelgono da un catino: su 100 nomi ne tirano fuori dieci”.

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