O primm ammor nun se scord mai ma o second è chiù bell’ancora e anche il terzo sperando anche ……! Il Napoli il 10 maggio 1987 coronò il primo sogno d’amore con il tricolore pareggiando con la Fiorentina per 1-1 dopo un campionato dominato dalla nona giornata fino alla fine Quel Napoli costruito dal compianto commendatore Italo Allodi nel 1985-86 e che aveva come ingegnere dello scudetto il presidentissimo Ferlaino aveva il più grande calciatore di tutti i tempi Diego Armando Maradona il compianto Diego. Ma oltra a questo extraterrestre del calcio ruotavano giocatori di primissimo livello In primis Bruno Giordano che messo al rogo negli anni 80 dal calcio scommesse e arrivato a Napoli dopo un infortunio di Tibia e Peroni ed una retrocessione con la Lazio fu rivalutato da Maradona e dal commendatore Allodi. n porta c’era il mitico compianto Garellik Portiere di altri tempi che parava con tutte le parti del corpo e quando usciva dai pali non c’era speranza per nessuno A destra come difensore c’era il capitano in pectore Beppe Bruscolotti detto Pal e fier, alle sue spalle l’astro nascente Ferrara. A stopper c’era Moreno Ferrario e il grande Alessandro Renica. A sinistra giocava Beppe Volpecina la freccia azzurra del primo scudetto A centrocampo c’erano il guerriero Salvatore Bagni e Rambo de Napoli fidi scudieri di Maradona I Poi l’intuizione di Pierpaolo Marino Dalla Triestina arrivò la Tota Francesco Romano che diede ad un centrocampo muscoloso, grintoso che aveva bisogno del regista del film tricolore. In attacco oltre al grande Maradona c’erano il mitico Caffarelli e Andrea Carnevale. Ma oltre ai titolarissimi c’erano altri giocatori come Di Fusco, Sola, Bigliardi, Filaridi, Celestini, una vita in azzurro, Carannante, Puzone , Ciro Muro che fu protagonista anche di qualche goal e sostituì degnamente Maradona. + Allenatore, chiunque lo avrebbe saluto fare, Ottavio Bianchi Come dimenticare il masseur Carmando, il dottor Acampora e tutto lo staff medico e atletico Una stagione che iniziò sotto le ali dell’entusiasmo Maradona veniva dalla vittoria Mundial in Mexico. Ma le prime delusioni nacquero a Tolosa con l’eliminazione in Coppa Uefa e i problemi personali di Maradona Con il Torino la prima svolta 3-1 e crisi mandata via Poi la vittoria all’Olimpico con un magistrale goal di Maradona e soprattutto l’apoteosi dell’Olimpico di Torino contro la Juve Dopo il vantaggio bianco nero di Laudrup il Napoli reagì da grande squadra Segnò Ferrario, quello dell’autogoal contro il Perugia che costò lo scudetto del 1980. Poi il raddoppio di Giordano e l’apoteosi con il goal niente poco di meno di Volpecina Da quella sfida la lunga cavalcata che ebbe solo piccole giornate storte Si ricorda Firenze , Milano contro l’Inter e Verona che poteva essere fatal anche per il Napoli Dopo Verona il Napoli batte il Milan pareggia a Como e pareggia il 10 maggio 1987 a Napoli davanti ad una folla festosa e gioiosa con goal di goal di Carnevale servito da un magnifico tacco di Giordano dopo un ‘illuminante passaggio di re Diego e pareggio di Baggio Al triplice fischio festeggiamenti e nello spogliatoio del Napoli mitico gavettone al grande e compianto Galeazzi A questi ragazzi va detto solo Grazie. …! Alla fine della stagione il Napoli vinse anche la Coppa Italia con 13 vittorie su 13 record assoluto e con Giordano capocannoniere O primm ammor nun se scord mai ma o second è chiù bell’ancora e anche il terzo sperando anche nel…..