Il Napoli è al primo posto della classifica. Il che dopo 11 giornate di campionato non è una cosa di poco conto. Lo ribadiamo subito, prima di commentare la sconfitta al Maradona contro l’Atalanta. Il risultato è giusto, sia ben chiaro. Ma il calcio è una cosa particolare. Ci sono partite in cui ti va tutto bene, basti pensare alla partita di martedì scorso al Meazza contro il Milan. Stavolta è andato tutto male al Napoli. Esattamente come avvenne martedì al Meazza non c’è nulla da dire su risultato finale, resta però l’amara sensazione che agli azzurri sia andato tutto per il verso storto. Il primo gol è arrivato su azione casuale, il secondo in contropiede dopo che gli azzurri stavano se non proprio dominando certamente giocando benino. Ma il tiro di Mctominay ha colpito il palo, la conclusione di Lukaku da due metri è stata rimpallata dal marcatore.

Insomma, l’1-1 al termine del primo tempo sarebbe stato il risultato più giusto. Ma il calcio è così.

I  meriti dei nerazzurri sono stati evidenti, nel secondo tempo hanno controllato al meglio la partita. Gasperini ha indovinato tutto, a partire dalla formazione. Lasciare in panchina Retegui si è rilevata la mossa vincente. Il centravanti sarebbe stato probabilmente stritolato nella morsa di Buongiorno e

Rrahmani, Lookman, punta avanzata, ha avuto gioco più facile con Di Lorenzo. Ma sono particolari, la partita sarebbe finita allo stesso modo, probabilmente.

Il Napoli resta primo in classifica. La batosta di Verona fu decisiva in ottica mercato, diede la scossa al presidente. Adesso vediamo se la batosta di oggi avrà gli stessi effetti benefici. Magari sarà stato un bagno di umiltà utile. Fermo restando che il campionato si deciderà più avanti, quando il Napoli avrà il vantaggio di non giocare le Coppe Europee.

Insomma, nulla è perduto.

 

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