Oltre cinquemila lavoratori, secondo le stime dei sindacati, sono scesi in piazza oggi a Napoli per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici e chiedere misure concrete per rilanciare l’industria e l’economia. Lo sciopero regionale, indetto da Fim, Fiom e Uilm Campania, ha portato in corteo le tute blu da piazza Mancini fino a piazza Matteotti.
In prima fila gli striscioni delle grandi aziende come Leonardo, Hitachi, Schneider, ma anche quelli dei lavoratori degli appalti di manutenzione dei policlinici e di numerose realtà produttive in difficoltà, simboli di un comparto che, secondo i sindacati, rischia di perdere pezzi importanti senza un cambio di rotta nelle politiche industriali.
A piazza Matteotti si sono alternati al microfono operai e delegate delle fabbriche, seguiti dagli interventi dei segretari generali di Fim Cisl e Uilm Campania, Giuseppe Di Francesco e Crescenzo Auriemma. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma, che ha ribadito la necessità di un contratto dignitoso e di investimenti strutturali per garantire occupazione stabile e sviluppo industriale nel Mezzogiorno.