Alla fine chissà mai che questa batosta non possa avere lo stesso valore, la stessa importanza dello 0-3 di Verona al debutto in campionato lo scorso anno. Buttiamola così, per essere ottimisti. Il 2-6 in casa del PSV non si giustifica in nessun modo. E’ stato un Napoli inguardabile. E se sabato scorso in casa del Toro c’era qualche alibi, stavolta non ce ne è assolutamente nessuno.

Verrebbe da pensare che il primo gol di  Mctominay sia stato fatale. In realtà già prima della rete del vantaggio azzurro gli olandesi avevano sfiorato il gol in più occasioni. Il Napoli non sembrava una squadra di Conte. Sbilanciata in avanti da far paura. Invece era logico aspettarsi una squadra raccolta davanti alla difesa, pronta a scattare in contropiede. Il secondo gol olandese è la fotografia della partita. 80 metri senza nessuno a difendere davanti a Milinkovich. Una cosa che in Italia non si vede mai, neanche in una partita tra esordienti. E dire che si era a 8 minuti dalla fine del primo tempo, sull’1-1 in trasferta. Ora non sappiamo se è stato Conte a dire di giocare così. O non piuttosto siano stati i calciatori, presi da improvvisa follia a fare una cosa del genere. In ogni caso è stato fatto un errore imperdonabile.

Adesso sotto con l’Inter. Una partita da dentro o fuori: vincere, è possibile, se il Napoli torna a giocare da Napoli, e se dovessero vincere gli azzurri si rilancerebbero alla grande. Una sconfitta, possibile anche questa, sarebbe invece un colpo fatale. In caso di pareggio le cose resterebbero più o meno allo stesso modo. Con buone possibilità di rilanciarsi.

Purtroppo, avete lette bene: purtroppo, la Champions League non finisce qui. Ci sarà tempo e modo per superare il turno. Questa squadra avrà altre occasioni per gettare via punti in campionato.

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