Antonio Conte presenta la nuova stagione del Napoli campione d’Italia, atteso dall’esordio in casa del Sassuolo. Una conferenza stampa ricca di spunti, in cui il tecnico ha toccato diversi temi: dallo stop di Romelu Lukaku alla gestione della rosa, fino alle nuove regole arbitrali. L’allenatore parte proprio dall’assenza del centravanti belga: «Quello di Lukaku è uno stop importante, un giocatore che ha un peso specifico notevole. L’ha avuto nella vittoria dello scudetto, ma sappiamo che possono capitare queste situazioni. A ogni difficoltà non ci siamo mai pianti addosso: dobbiamo trovare la soluzione e far splendere al massimo ciò che abbiamo a disposizione».
Conte non si nasconde: «Abbiamo uno scudetto sulle maglie ed è inevitabile che siamo i favoriti, anche se perdi tutti i calciatori. Questo gruppo è serio, responsabile, con tanta voglia di lavorare e migliorarsi. Dopo il titolo del 2023 siamo arrivati decimi, quindi sappiamo che il campionato sarà difficile e che tante squadre sono attrezzate. Ma avendo vinto l’anno scorso abbiamo aperto orizzonti anche a chi non aveva mai vinto». Sul piano tattico, il tecnico conferma il lavoro sul 4-3-3: «È nelle corde della squadra, abbiamo fatto acquisti mirati. Ma ci sono anche altre soluzioni, senza stravolgere i giocatori. Stiamo valutando una terza opzione senza Lukaku». E sul mercato glissa: «Non parlo di valutazioni sulla rosa, non è il mio compito. Io devo ottenere il massimo da ciò che ho. L’anno scorso abbiamo ragionato così e il risultato è stato entusiasmante».
Non manca un accenno al ballottaggio tra i pali: «Ho due portieri molto bravi e non dimentico Contini. Si è creato un bel clima, farò valutazioni di partita in partita». Infine, un passaggio sulle nuove regole arbitrali: «È ben accetto tutto ciò che dà trasparenza e serenità. Andare più spesso al monitor e spiegare le decisioni è una grande responsabilità, ma sarà un bene per tutti, anche per gli arbitri. L’anno scorso qualcuno si eclissava».
Il Napoli di Conte è dunque pronto a ripartire, tra consapevolezza delle difficoltà e la certezza di doversi confermare come squadra da battere.