Di Angelo Tortora
“La risposta della Giunta De Luca alla mia interrogazione sul riordino della rete laboratoristica conferma la fondatezza dei miei rilievi e che la Delibera per il “Riordino della rete laboratoristica”, approvata con già dieci anni di ritardo, è un vero ‘papocchio’!”. E’ quanto afferma la Consigliere Regionale, Maria Muscarà, insieme con il Presidente di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, che sottolineano: “La risposta dell’Assessorato, difatti presieduto dal Presidente della Regione, conferma che la Delibera emanata sul riordino e l’efficientamento della rete laboratoristica della Regione Campania è addirittura peggiorativa del precedente sistema, confermando la linea del ‘doppio binario’, la quale non garantisce assolutamente la qualità degli esami eseguiti dai laboratori, che sono al di sotto della soglia dei 200 mila annui, come previsto dalla normativa nazionale. Cio’ nonostante – rimarcano Muscarà e Ronghi – si consente loro di continuare ad operare senza garanzia per gli utenti”. La questione al centro dell’interpello è chiara: secondo la normativa nazionale, solo le strutture che effettuano almeno 200.000 prestazioni annue possono garantire i livelli minimi di efficienza e qualità richiesti per l’accreditamento al sistema sanitario. Eppure, con una delibera di giugno 2025, la Regione Campania ha autorizzato anche le strutture sotto soglia ad operare, ma solo per prestazioni private – quindi a carico esclusivo dei cittadini. «Una decisione gravissima -che di fatto smonta il principio di garanzia pubblica della qualità delle prestazioni sanitarie. Chi si affida al SSR ha una copertura e una tutela. Chi invece è costretto a pagare, magari perché non trova posto nel pubblico, viene lasciato alla mercé di strutture che, per stessa ammissione della Regione, non rispettano gli standard minimi nazionali». “Insomma, con la Delibera, De Luca ha creato un autentico papocchio che non è solo burocratico ma mette a rischio la veridicità e la garanzia degli esami di laboratorio effettuati dai centri sotto soglia” – aggiungono i due esponenti politici -, cosa che abbiamo segnalato anche al Ministero della Salute e al Sottosegretario On. Marcello Gemmato . Sollecitano, infine, anche “l’intervento dell’Associazione dei Diritti del Malato, sempre molto attenta alle vicende che riguardano la salute pubblica, ma stranamente un po’ distratta su questa vicenda”.