Di Angelo Tortora 

 

La consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, è intervenuta dopo l’assemblea svoltasi nella chiesa di San Matteo a Ponte Riccio (Giugliano), nell’epicentro della Terra dei Fuochi, rilasciando le seguenti dichiarazioni:

 

“Peccato. Peccato che in quell’incontro a Ponte Riccio, in cui si parlava di roghi tossici, droni e telecamere, nessuno abbia ricordato che la commissione regionale d’inchiesta sulla Terra dei Fuochi sia stata cancellata proprio dal Movimento 5 Stelle. Peccato che nessuno abbia avuto il coraggio di dirlo, neppure la “rappresentante” grillina che sedeva sorridente accanto a Bonavitacola”. “Caro Prefetto Michele di Bari – sostiene Muscarà – forse le sarà sfuggito che il Movimento 5 Stelle ha contribuito alla cancellazione della commissione sulla Terra dei Fuochi. Una scelta gravissima, che ha tolto uno strumento di controllo, indagine e proposta, lasciando i cittadini disarmati davanti ai soliti proclami. Oggi si parla di più droni e più telecamere, ma mancano volontà politica e interventi strutturali. È più facile fare passerelle e promettere strumenti tecnologici che garantire bonifiche, censimento dei siti contaminati, tracciabilità dei rifiuti e chiusura delle attività abusive”. Muscarà rilancia le parole gridate dai comitati: “Fate presto, qui non si può vivere. Non è più tempo di tavoli istituzionali senz’anima. È tempo di atti concreti, di responsabilità politica. Non si può accettare che, a distanza di dieci anni, ancora si minimizzi il problema mentre la popolazione continua a morire di tumori e malattie legate all’inquinamento ambientale. Eppure, anche chi ieri si è indignato, come il vicepresidente Bonavitacola, governa questa Regione da anni senza aver mai risolto davvero nulla. Anzi, insieme al M5S, ha smantellato gli unici strumenti che potevano servire al territorio”. La consigliera chiede infine al prefetto un incontro ufficiale per presentare una serie di proposte urgenti e concrete, partendo dal ripristino immediato della Commissione regionale Terra dei Fuochi, dall’istituzione di un osservatorio indipendente permanente con accesso ai dati sanitari e ambientali, fino a un piano di bonifica reale e trasparente, con fondi vincolati e soggetti terzi di controllo.

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