Ieri sera è giunta la nota ufficiale della FIFA che annuncia come il prossimo Mondiale per Club, al via il 15 giugno, assegnerà un totale di 1 miliardo di dollari (equivalenti a circa 930 milioni di euro) in premi alle 32 formazioni iscritte.

Mondiale per Club 2025: 250 milioni da dividere tra le squadre non partecipanti

Nella comunicazione, la FIFA ha evidenziato introiti complessivi di circa 2 miliardi di dollari, suddivisi tra 1 miliardo versato da DAZN per i diritti di trasmissione globale dell’evento e le entrate derivanti dalle attività commerciali. Resta però da definire come verranno ripartiti i premi tra i club partecipanti.

Su questo aspetto, Inter e Juventus – le due squadre italiane presenti nella competizione – mostrano particolare interesse.

A fornire ulteriori chiarimenti sull’aspetto economico del torneo è intervenuto il presidente della FIFA, Gianni Infantino, attraverso un video pubblicato su Instagram.

Nel filmato, il leader dell’organizzazione calcistica mondiale spiega che al miliardo di dollari destinato ai premi si aggiungeranno 250 milioni di dollarida distribuire come contributo di solidarietà ai club esclusi dal Mondiale per Club.

Infantino ha precisato che, grazie a questa scelta, la FIFA non terrà per sé alcun profitto: quanto non destinato ai club sarà impiegato per coprire i costi di organizzazione e gestione della manifestazione.

«Questo sistema di ripartizione rappresenta una svolta senza precedenti per promuovere la crescita e il progresso del calcio di club su scala mondiale – ha affermato Infantino nel suo messaggio sui social –, assicurando vantaggi concreti alle squadre di ogni continente. Per la prima volta nella storia del calcio per club, la Coppa del Mondo FIFA per club metterà a disposizione un fondo di solidarietà globale».

«Fondamentale sottolineare che il montepremi per i club partecipanti e il fondo di solidarietà saranno finanziati interamente dagli incassi del torneo. Di conseguenza, le riserve della FIFA, dedicate allo sviluppo del calcio a livello globale, non subiranno alcuna riduzione», ha concluso il presidente Infantino.

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