Circa mille pensionati della Cisl Fnp hanno partecipato a un presidio davanti al palazzo della Giunta regionale della Campania per protestare contro le liste d’attesa nella sanità e l’addizionale regionale considerata troppo gravosa. La mobilitazione, organizzata alla vigilia delle elezioni regionali del 23-24 novembre, ha inteso richiamare l’attenzione dei candidati alla presidenza e delle forze politiche su quelle che il sindacato definisce “vere e proprie emergenze”. Il segretario regionale Antonio Maglio e il subreggente dell’area metropolitana di Napoli Lorenzo Medici hanno chiesto che la prossima legislatura ponga al centro “i bisogni degli anziani, ormai allo stremo”. Entrambi hanno invitato i candidati a esplicitare impegni concreti nei programmi elettorali, avvertendo che dal contenuto delle risposte dipenderanno eventuali nuove iniziative di protesta.
Alla manifestazione, che ha visto la partecipazione del vice reggente della Cisl Campania Franco Berardi, dei segretari provinciali della Fnp, della Ust e della Funzione Pubblica di Napoli, sono stati ricordati i dati che descrivono la condizione economica dei pensionati campani: la media delle pensioni si attesta attorno ai mille euro al mese, mentre l’addizionale regionale Irpef raggiunge il 3,3%, la più alta d’Italia e quasi doppia rispetto a regioni come la Lombardia. Una situazione definita dal sindacato “insostenibile”.
La Cisl chiede che nella prossima legge di bilancio venga istituito un fondo destinato alla riduzione dell’addizionale per le fasce più deboli. Maglio e Medici riferiscono di aver registrato una prima apertura in tal senso da parte di Roberto Fico, mentre sono in attesa di un confronto con Edmondo Cirielli, previsto per l’11 novembre.
Al centro delle rivendicazioni anche le liste d’attesa, non conformi – secondo la Fnp – ai limiti imposti dalla legge, che prevede un massimo di 120 giorni per le prestazioni ambulatoriali. In molte strutture di Napoli e provincia, dove risiede oltre metà della popolazione regionale, le prenotazioni raggiungono anche un anno o più. Una situazione che, per il sindacato, mette a rischio la salute degli anziani e dei malati cronici. La Fnp sta avviando ricorsi per ottenere la restituzione delle somme spese quando i tempi di attesa superano i limiti di legge.
Tra le proposte avanzate c’è anche l’attivazione di percorsi di visita dedicati agli over 70 nei fine settimana, utilizzando fondi nazionali già assegnati alla Regione, per garantire cure più tempestive alle fasce più fragili della popolazione.
