Clemente Mastella affonda il colpo contro il centrodestra alla vigilia della chiusura della campagna elettorale in Campania, accusando Giorgia Meloni e la coalizione guidata da Edmondo Cirielli di considerare ormai compromesso il risultato nella regione. “La destra dà per persa la Campania, sente puzza di bruciato e si considera spacciata”, afferma il segretario nazionale di NdC-Noi Sud. A suo giudizio, gli indizi sarebbero tre. “Anzitutto Meloni evita Napoli per la chiusura della campagna elettorale: è una diserzione che indica come non voglia mettere la faccia su una sconfitta che ritiene quasi certa”.
Il secondo segnale, spiega Mastella, riguarda l’atteggiamento dello stesso Cirielli: “Mai avevo visto un candidato presidente aggrapparsi al voto disgiunto come a un’ancora di salvezza. Come possono continuare la campagna i suoi candidati dopo essere stati sfiduciati in diretta nazionale durante il confronto con Fico?”.
C’è poi, secondo il leader campano, un ritorno a toni “vichinghi e nordisti” su autonomia differenziata e manovra economica: “La destra sa di perdere in Campania e Puglia, che insieme fanno dieci milioni di abitanti, e abbandona il Meridione. La Lega di Salvini e Durigon, che sognava lo sbarco in Normandia, qui non ha mai toccato palla”.
Mastella critica anche la legge di bilancio, giudicandola “antimeridionale”: “I tagli ai Comuni sono draconiani, 140 milioni di euro. Una decisione fuori da ogni decoro politico e istituzionale”.
Per il segretario di NdC-Noi Sud, il voto campano avrà un valore nazionale: “Dalla Campania arriverà un segnale forte che sarà l’abbrivio per la risalita del campo largo. Noi abbiamo combattuto a mani nude, ma eleggeremo consiglieri e saremo decisivi: volti nuovi, linfa nuova per il prossimo Consiglio regionale”.
Intanto, sempre a Benevento, il sindaco Mastella ha presentato tre nuovi bus elettrici forniti dalla Regione Campania, destinati al trasporto urbano. “Ridurranno l’inquinamento atmosferico di cui la città soffre”, ha spiegato, ricordando il percorso di rilancio del servizio pubblico dopo “la disastrosa esperienza dell’Amts” e il passaggio alla gestione Air.
