Clemente Mastella ha presentato la sua nuova lista, “Noi di Centro”, che correrà nella coalizione a sostegno del candidato Roberto Fico. “La nostra è una lista fatta con grande coraggio – ha dichiarato Mastella – e ho voluto ringraziare chi ne fa parte, perché non ho voluto consiglieri uscenti che sono eredi del potere deluchiano. Ho voluto una lista diversa, che rappresentasse un’idea del centro. Senza il centro alleato, la sinistra con i Cinque Stelle in Italia perde”.
Mastella ha ricordato il suo ruolo nel successo del centrosinistra nel 2006: “All’epoca, con l’Udeur, prendemmo quasi 200.000 voti in Campania, senza i quali sarebbero rimasti fregati D’Alema, Prodi e tutta la compagnia. La stessa cosa può succedere anche ora. I sondaggi ci danno quasi al 3%, ma con i nostri candidati nelle liste contiamo di superare il 4%”.
Il leader di “Noi di Centro” ha chiarito di non aver parlato con Vincenzo De Luca e ha sottolineato la necessità di rispettare l’unità della coalizione: “Assolutamente no. De Luca si è un po’ incavolato con me, ma se si sta assieme non puoi attaccare la tua coalizione ogni giorno. Le discussioni si fanno dopo le elezioni, anche animate, ma prima no”.
Mastella ha anche affrontato il tema della governance e delle proposte per la Campania: “La destra ha provato a portarci nella sua coalizione, ma sarebbe stato un caos. Io sono dell’idea morotea: mi aspetto che la Campania sarà governata da Fico e dalla sua alleanza. Ognuno porrà le sue condizioni per governare insieme, per rispondere ai problemi della gente”.
Tra le proposte principali, Mastella punta alla valorizzazione delle aree interne: “Da me verrà l’idea di far crescere le aree interne, che hanno bisogno di rappresentanza politica e di una risposta adeguata. Abbiamo problemi di spopolamento e infrastrutture, come la ferrovia ferma nella Valle Caudina”. Mastella ha proposto la creazione di un assessorato dedicato alle aree interne della Campania, con investimenti mirati e collaborazione con la società civile, per affrontare anche eventuali emergenze come terremoti o il rischio vulcanico nei Campi Flegrei, e per valorizzare case sfitte a beneficio di giovani e anziani.
