di Michele Vidone
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella annuncia la sua adesione ai Comitati per il No al referendum sulla giustizia e chiarisce che a marzo voterà contro la riforma. A suo avviso la separazione delle carriere comporta un rischio vero di gigantismo del PM, che potrebbe trasformarsi in un pubblico ministero da super-poliziotto, con una deriva poliziesca e inquisitoria. Mastella richiama anche l’esempio letterario dell’Agente 64 di Anatole France per spiegare i pericoli di un potere accusatorio eccessivo e avverte che la riforma Nordio, in una sorta di eterogenesi dei fini, rischia di aggravare anziché risolvere i problemi.
Secondo Mastella, l’indipendenza del giudice è già garantita dall’attuale separazione delle funzioni, come dimostrerebbero casi recenti come Open Arms o la sua stessa vicenda giudiziaria, conclusasi con l’azzeramento delle accuse. Critiche anche allo smembramento del Csm e al sorteggio dei suoi componenti: non essendo la lotteria nazionale, un sistema del genere toglierebbe legittimità e autorevolezza a un’istituzione costituzionale. La riforma, aggiunge, non affronta i nodi reali della giustizia, lentezza dei processi, custodia cautelare, certezza della pena e sovraffollamento carcerario, e finisce per essere “un’arma di distrazione di massa. “Voterò dunque No”, conclude.
