di Michele Vidone 

Massimiliano Manfredi è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Campania. È stato eletto nella mattinata di oggi alla prima votazione con 41 voti su 51 votanti, grazie a una convergenza che ha coinvolto sia la maggioranza sia l’opposizione. Un voto è stato espresso anche per Vincenzo De Luca, ma è stato considerato nullo in quanto non presente in aula; altri voti sono andati a Lucia Fortini e a Luca Fella Trapanese, mentre sei schede sono risultate bianche. Manfredi ha 52 anni, è nato a San Paolo Belsito, è sposato e padre di due figli; fino all’ottobre 2001 è stato segretario provinciale della Sinistra giovanile a Napoli.

Rispondendo alle domande dei giornalisti sulle trattative in corso per la formazione della Giunta, Manfredi ha spiegato che il presidente Roberto Fico è al lavoro per definire un esecutivo che, per la prima volta, avrà un’impronta politica molto forte rispetto alle Giunte degli anni precedenti. Ha assicurato che il confronto con i partiti avviene in piena sintonia e si è detto convinto che i lavori si concluderanno a breve, nel rispetto dell’autonomia del presidente, che dispone ancora dei tempi previsti dalla legge. Pur riconoscendo che ci sono ancora alcuni giorni a disposizione, Manfredi ha sottolineato la necessità di accelerare il funzionamento della macchina amministrativa, anche in considerazione di scadenze rilevanti come la legge di bilancio, già slittata.

Nel suo primo discorso dopo l’elezione, Manfredi ha evidenziato come in Consiglio regionale esistano contrasti politici, ma anche una capacità di unità sui temi fondamentali. Ha ricordato, tra gli altri, il caso di Anna Tagliaferri, vittima di femminicidio, e quello di Giacomo Bortone, cittadino di Cercola morto sul lavoro, sottolineando come su questi temi l’aula abbia saputo esprimersi all’unanimità o a larghissima maggioranza, approvando norme avanzate contro la violenza di genere e le morti bianche. Secondo Manfredi, questi risultati dimostrano l’utilità del ruolo dei legislatori nei confronti dei cittadini.

Il nuovo presidente ha inoltre affermato che l’ampiezza del consenso ottenuto va oltre il semplice risultato elettorale e comporta per lui una responsabilità che deve essere condivisa con l’intera assemblea nei prossimi cinque anni. Ha ribadito l’importanza dell’autonomia del Consiglio rispetto alla Giunta e al suo presidente, auspicando che l’aula svolga un ruolo di ponte e di sinergia istituzionale con Comuni, Province e Governo nazionale. Ha sottolineato come, nonostante le differenze politiche, l’obiettivo comune debba essere il benessere dei cittadini campani e il progresso della Regione nel Mezzogiorno, richiamando anche la presenza in aula di esponenti dell’opposizione con ruoli di rilievo a livello nazionale.

Manfredi ha concluso affermando che con la sua elezione inizia un nuovo percorso dopo i dieci anni di presidenza di Vincenzo De Luca. Ha definito Roberto Fico come il primo dei consiglieri regionali e gli ha rivolto un augurio di buon lavoro, auspicando che il Consiglio resti un luogo di confronto politico, anche acceso, ma capace di rendere orgogliosi i cittadini che hanno scelto i loro rappresentanti.

Forza Italia, in una nota, ha chiarito il senso del voto espresso a favore di Manfredi. Il partito ha escluso qualsiasi intento di soccorso alla maggioranza, spiegando che si è trattato di una scelta politica netta, motivata dal rispetto delle istituzioni e dagli interessi della Campania. Il capogruppo Massimo Pelliccia e il vice capogruppo Roberto Celano hanno precisato che il voto non è stato dettato da contrapposizioni personali o dinamiche legate a Vincenzo De Luca, ma dalla convinzione che il presidente del Consiglio regionale debba rappresentare la più alta espressione dell’assemblea. Secondo Forza Italia, la decisione è nata da una valutazione autonoma e istituzionale, guidata esclusivamente dall’interesse dei cittadini campani.

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