Prosegue a distanza il confronto acceso tra Forza Italia e il campo progressista in vista delle Regionali campane. Il segretario regionale degli azzurri, Fulvio Martusciello, interviene su più fronti: dai candidati della lista di Roberto Fico alle polemiche interne con la famiglia Cesaro.
A margine di una iniziativa a Napoli, Martusciello ha criticato duramente alcune candidature del centrosinistra: «Non conosco la De Crescenzo, non conosco Napolitano e non ci abbiamo nulla a che fare. Non conosco neppure Tarantino, e per uno che fa il segretario regionale è grave non essere riconoscibile nel circuito politico. Purtroppo, come li conosce il magistrato Maresca, molti candidati di Fico sono noti solo per le loro imprese nelle pagine di cronaca nera». Il dirigente forzista ha poi risposto alle accuse arrivate da Armando Cesaro, secondo cui Forza Italia sarebbe giunta in affanno alla raccolta firme ed è ormai “un’appendice della destra meloniana”. Una critica rispedita al mittente: «Non so a cosa si riferisca, siamo stati i primi a consegnare le liste».
Sui continui attacchi provenienti dalla famiglia Cesaro, Martusciello è tranchant: «Chi ha avuto tante soddisfazioni personali in un partito dovrebbe avere il buon gusto di star zitto. L’educazione o la impari a scuola o non la impari».
Quanto alle voci su presunte telefonate di sostegno da parte di Luigi Cesaro, l’europarlamentare ridimensiona: «Succedeva anche quando lui era candidato. All’epoca Cesaro era il padrone di Forza Italia, ora non lo è più. La sua famiglia è pienamente impegnata per Armando. Il problema non è mio, ma di Ciro Buonajuto, che è in quella lista e sta facendo una bella campagna».
