Di Angelo Tortora 

 

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine di un appuntamento all’Albergo dei Poveri parla anche dei lavori iniziati sulla Linea 1 della Metropolitana, ecco le sue dichiarazioni:

“La manutazione è necessaria e non si è fatta per trenta anni. C’è un obbligo di legge ma anche di sicurezza per i cittadini”. Da oggi fino al 15 settembre saranno chiuse le stazioni di Piscinola, Chiaiano e Frullone dove ci sarà il cambio dei binari. Verranno garantite, anche a cantieri in corso, delle fasce protette per consentire ai pendolari di spostarsi verso il centro della città. Di mattina, dalle 6 alle 8, i treni partiranno comunque dal capolinea di Piscinola e percorreranno, in un’unica direzione, tutta la tratta fino alla stazione di Centro Direzionale. Di sera ci sarà il percorso inverso anche se con orari differenti nei weekend: dalla domenica al giovedì la circolazione sarà garantita dalle 21,30 alle 23,30 da Centro Direzionale fino a Piscinola passando anche per Frullone e Chiaiano. Stessa cosa il venerdì e il sabato ma nella fascia oraria da mezzanotte alle 2. Contestualmente, tutti i giorni, navette sostitutive collegheranno le tre stazioni chiuse con le stazioni funzionanti di Policlinico e Colli Aminei. Le partenze dei bus ci saranno ogni 10 minuti da Piscinola dalle 6 alle 23,40. “Il problema del tratto che è stato chiuso – spiega Manfredi – è che lì oltre i binari deve essere cambiata la massicciata perché i binari non sono collegati sul cemento come si vede da altre parti della linea, ma c’è una massicciata ferroviaria che va completamente sostituita e questo è impossibile farlo di notte perché deve essere smontato il binario tutto intero. Quindi – continua – abbiamo utilizzato questo periodo estivo dove la frequenza è più bassa, però ci sono le finestre la mattina presto e la sera che allevieranno i disagi”. Nel complesso è in corso un grande restyling della metropolitana e il sindaco spiega come in quest’ottica “abbiamo cambiato il segnalamento, tutti i binari, gli ascensori e le scale mobili”.

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