E’ morto il giornalista Carlo Sassi, il papà della moviola televisiva calcistica. Scompare un altro protagonista indimenticabile delle domeniche italiane. I suoi tempi sono quelli del calcio alla domenica pomeriggio nei quali lo spezzatino era una pietanza prelibata e non la sequenza di partite ormai ad ogni ora del giorno e della notte. Il tempo nel quale il pallone non invadeva il palinsesto h24 7/7 giorni. Ed il pubblico era disponibile ad attendere ore prima di rivedere un episodio controverso. Al punto che durante 90minuto ( in onda poco dopo le 18.00) gli inviati quando c’era un episodio rinviavano per la soluzione del giallo addirittura alla Domenica Sportiva in onda alle ore 23.00 circa.
La moviola di Carlo Sassi, al principio in bianco e nero, era la Cassazione della giornata calcistica. Serviva a chiarire gli episodi dubbi nel corso della gloriosa Domenica Sportiva che concludeva il fine settimana ed introduceva al lunedì lavorativo. Un personaggio enorme Carlo Sassi, serio ed autorevole. Con i suoi inconfondibili occhialoni che sembravano lenti d’ingrandimento.
Di calcio se ne vedeva pochissimo in tv. Le brevi sintesi di 90mo Minuto, un tempo di una gara di Serie A e di Serie B. E poi la Domenica Sportiva dove Carlo Sassi mostrava al rallentatore le immagini controverse per stabilire la verità di quanto avvenuto sul terreno di gioco. L’esordio fu il 22 ottobre 1967 per il gol fantasma di Gianni Rivera nel derby tra Inter e Milan, accanto a lui il collega Heron Vitaletti.

Le telecamere erano poche, le immagini spesso scadenti e nebbiose. Ma ai pionieri della moviola televisiva sembrava quasi un miracolo poter scomporre l’azione di gioco per analizzarla in ogni dettaglio. Non mancarono le polemiche accese, pepe indispensabile del mondo pallonaro: si temeva che le immagini potessero in qualche modo destabilizzare l’autorità sacra dell’arbitro. E la profezia per molti aspetti si è avverato nel calcio televisivo contemporaneo dove tutto si brucia in pochi attimi ed in tempo reale.
Quanto era bello però quel tempo sospeso tra le prime immagini di 90minuto e la Domenica Sportiva. Il tempo di una attesa curiosa ma non ansiosa, il tempo per andare al cinema, visitare un parente, fare una partita a carte con gli amici al bar. Per poi tornare a casa in tempo utile per vedere la moviola di Carlo Sassi. E restare comunque con il dubbio se fosse rigore o fuorigioco, altrimenti di cosa avremmo discusso per un’intera settimana con amici e colleghi?
Addio a Carlo Sassi ed a quel calcio perduto che anche le generazioni più recenti hanno potuto apprezzare grazie alla geniale intuizione di Marino Bartoletti d’inserirlo nel cast dell’ iconica trasmissione “Quelli che il calcio”