“Siamo già in una fase climatica critica, con temperature difficili da sopportare e condizioni che mettono a rischio la vita di chi lavora sotto il sole. Il decreto Caldo, varato dalla Regione Campania l’11 luglio 2024, fu il primo in Italia e un modello per molte altre Regioni. Oggi chiediamo che venga rinnovato con urgenza, per garantire sicurezza e dignità a tutti i lavoratori esposti”. Così, in una nota, Patrizia Spinelli, segretaria generale della Feneal Uil Salerno. Il sindacato, si legge, è “seriamente preoccupato” per l’ondata di caldo che sta colpendo in anticipo la regione con “temperature elevate, umidità opprimente e l’assenza di misure straordinarie che stanno mettendo a rischio la salute di migliaia di lavoratori del comparto edile, quotidianamente esposti a condizioni climatiche estreme”. Da queste premesse l’appello al governatore campano. Il provvedimento regionale adottato lo scorso anno, ricorda la Feneal Uil provinciale, “prevedeva misure specifiche per contrastare i rischi derivanti dal caldo eccessivo, in particolare per chi lavora nei cantieri. Tra le indicazioni: la rimodulazione degli orari di lavoro, la sospensione delle attività nelle ore centrali della giornata e l’obbligo per le imprese di fornire presidi minimi come acqua, sali minerali, protezione solare e spazi ombreggiati. Oggi la situazione si ripresenta con maggiore intensità, e il sindacato denuncia la mancanza di azioni preventive”. “Non possiamo attendere che si verifichino episodi gravi per intervenire – aggiunge Spinelli -. Serve una strategia immediata, che anticipi i picchi di calore e tuteli i lavoratori”. L’appello della Feneal Uil non è rivolto solo alle istituzioni. La segretaria generale ha chiesto anche all’Ance Aies Salerno, nella persona del presidente Fabio Napoli, di attivarsi presso le imprese per adottare nuove modalità organizzative nei cantieri. “Chiediamo che si prevedano pause più frequenti, orari differenziati, spazi di riposo adeguati e la fornitura di presidi minimi per prevenire i colpi di calore. Le indicazioni dell’Inail sono chiare: servono prevenzione, responsabilità e attenzione concreta alla salute”. La Feneal Uil salernitana, infine, sollecita l’introduzione di ammortizzatori sociali automatici per le giornate di caldo estremo, in modo da permettere la sospensione temporanea del lavoro senza penalizzare economicamente i lavoratori. L’obiettivo è l’adozione di un decreto Grande Caldo nazionale che affronti la questione in modo strutturale, alla luce del cambiamento climatico ormai evidente. Secondo i dati Inail, nel solo 2023 si sono verificati oltre 1.800 casi di infortuni legati a stress termico in Italia, la maggior parte dei quali nei settori edile e agricolo. “Questi numeri non possono essere ignorati – conclude la Spinelli -. Ogni anno aumentano i rischi, ma le misure restano sporadiche. Serve un cambiamento profondo nella cultura della sicurezza”.