L’italia aveva bisogno per qualificarsi per i mondiali di vincere con 9 reti di scarto. L’inizio era stato anche positivo, con un gol di Pio Esposito dopo 10 minuti. Ma dopo un primo tempo discreto, la Norvegia ci ha rifilato 4 gol.
Parliamoci onestamente: che l’Italia fosse condannata a giocare i play-off era un fatto scontato, ma nessuno poteva immaginare una simile debacle. La Norvegia è oggettivamente superiore agli azzurri, e non solo per quel mostro di Haaland, che anche al Meazza ha segnato due gol, negli unici due palloni toccati. Sta di fatto però che l’Italia ha perso in maniera vergognosa. La Norvegia nel primo tempo era parsa in soggezione, o più probabilmente aveva deciso di giocare in modo diverso dal solito, dando più copertura difensiva, magari, chissà perché aveva paura di prendere un’imbarcata, quella sconfitta con 9 reti di scarto di cui sopra. Nella ripresa hanno giocato come sanno, e per la squadra di Gattuso si è spenta la luce. Il che la dice lunga anche sull’esonero di Spalletti, cacciato dopo aver perso 3-0 ad Oslo.
Adesso non resta che sperare nei play-off. Giovedì si saprà contro chi si giocherà la semifinale, in calendario a Bergamo, a marzo. E si saprà anche dove si giocherebbe la finale, e contro quale squadra, quella che vincerà l’altra semifinale.
Di certo la lezione di questa partita resta. E semmai, a fine anno di dovrà parlare anche di cosa fare per potenziare il calcio italiano, che non può essere di così basso livello. Del resto quando nelle partite di serie A giocano al massimo 5/6 italiani è chiaro che il livello non potrà mai salire. Ma in Italia si preferisce dare i soldi a chi retrocede, e non ha chi dà spazio a giocatori eleggibili per la nazionale…
