Vittoria doveva essere, vittoria è stata. Missione compiuta per l’Italia che battendo Israele ha conquistato per lo meno la certezza di giocare i play-off. Oddio, anche una sconfitta non sarebbe stata nefasta, ma meglio vincere, ovviamente.

L’Italia di Gattuso ha segnato ancora una volta 3 gol, e con questi sono 16 in 4 partite. Sapendo le storiche difficoltà nostrane nel buttarla dentro non è male. Messa così potrebbe sembrare che tutto sia andata per il verso giusto. Ma…

Ma non bisogna dimenticare che Donnarumma era stato protagonista di due straordinari interventi. Soprattutto il primo, una parata degna del miglior portiere al mondo: e si era sullo 0-0.  Questo per dire che l’Italia non è stata perfetta.

Gattuso temeva abbastanza Israele, lo si è visto dalla formazione mandata in campo. Un 3-5-2 molto differente dal 4-4-2 (che sapeva molto di 4-2-4 schierato in Estonia. E la sensazione che questa Italia giochi meglio quando è sbilanciata in avanti. Discorso che ovviamente vale contro avversarie di scarso livello, come quelle sin qui incontrate da Gattuso. Quando ci saranno avversari di livello superiore è chiaro che non bisognerà azzardare troppo. Sta di fatto che contro un modesto Israele gli azzurri si siano esposti soprattutto nel primo tempo a più di una ripartenza pericolosa.

Ci ha pensato poi Retegui con due gol. Dapprima procurandosi, e poi trasformando, un rigore. Poi ad un quarto d’ora dalla fine ha rubato palla e l’ha scaraventata in rete da appena fuori area. Infine, non contento, ha offerto un assist incredibile a Pio Esposito, ma il giovane interista ha incredibilmente sbagliato. Avesse fatto gol Dio solo sa cosa avrebbero scritto i giornali del nord. Meglio così, anche per il ragazzo.

Insomma luci ed ombre sulla nazionale. Ma va bene così.

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